Problema che affligge molte donne, la candidosi e in particolare la candidosi vaginale, può essere curata e alleviata da molti rimedi naturali.
Cos’è la Candida
La Candida è un genere di lieviti, la cui specie più importante è la Candida Albicans che causa infezioni fungine nell’uomo e negli animali, definite candidosi. Coltivate in laboratorio, le colonie di Candida appaiono tondeggianti e di colore bianco o crema, da questa caratteristica deriva il nome latino Albicans, che significa biancastro. Si conoscono circa 200 varianti di Candida e si contano al contrario circa 20 sottospecie di Candida patogene. Funghi della specie Candida fanno parte della normale flora microbica della pelle, della bocca, del tratto gastroenterico e della vagina. Il fungo della Candida s’instaura nell’intestino di tutti gli esseri umani poco dopo la nascita e qui rimane sempre presente. In condizioni normali, la Candida è benefica e svolge un ruolo importante nella digestione degli zuccheri, oltre all’eliminazione di materia organica morta, inoltre essa è presente, anche se in piccole concentrazioni, nella vagina insieme ad altri batteri (più numerosi), che formano l’ecosistema vaginale.
All’origine dell’infezione, definita candidosi, c’è quasi sempre la rottura del delicato equilibrio della flora vaginale, composta da diversi abitanti (batteri e funghi) che convivono in armonia, sorvegliati da un garante dell’ordine rappresentato dal Bacillo di Doderlein, responsabile di mantenere l’acidità vaginale (indicata con una sigla, pH) a un livello ottimale. Un pH alterato fa saltare questo delicato gioco di pesi e contrappesi: il bacillo di Doderlein non assolve più la sua funzione di controllo e la variegata popolazione vaginale entra in conflitto per ottenere la supremazia nella zona. Spesso la Candida ha la meglio e la sua moltiplicazione non ha più freni e prolifera a dismisura. Quando essa prolifera a dismisura per mancanza di antagonisti e/o per un terreno ad essa propizio, è un fungo che rappresenta un forte attacco al sistema immunitario e, quindi, apre la via a tutte le forme patologiche, tra cui il cancro, di cui la Candida è un’importante causa favorente.
La Candidosi Vaginale
La composizione della flora vaginale va incontro a modificazioni qualitative e quantitative che sono in rapporto all’età, stato dello stress, utilizzo o meno di farmaci ma e soprattutto Vaccini, stato ormonale, attività sessuale e condizioni generali di salute della donna. In età premestruale il pH vaginale è maggiormente alcalino rispetto all’età adulta e tale dovrebbe rimanere, ma l’acidosi corporea con l’eta’ avanza se non ci si alimenta nel modo appropriato. Al contrario, in età adulta il pH vaginale è più acido. In questo caso nel microambiente vaginale prevalgono i lattobacilli. Quest’ultimi sono destinati a ridursi progressivamente in menopausa quando, a causa dell’acidosi corporea e quindi della carenza estrogenica, la mucosa va incontro ad un processo di atrofia con diminuzione del glicogeno necessario per il loro metabolismo L’elevata frequenza delle infezioni vaginali, il cui rischio massimo si presenta intorno ai 30 anni, è sostanzialmente legata a due fattori fondamentali: la scarsa igiene personale del partner, le infiammazioni intestinali, disbiosi croniche e la conformazione anatomica del tratto vulvo-anale.
Rimedi naturali contro la Candidosi Vaginale
Come detto, molto passa anche e prima di ogni altra cosa dall’alimentazione, dal proprio stile di vita e da una corretta igiene personale che magari tenga in considerazione la possibilità di usare detergenti intimi a base di Timo in grado di ristabilire il naturale pH vaginale.
Per risolvere il problema della candidosi vaginale si potrebbe pensare a un’alimentazione che tenga conto di suggerimenti come l’eliminazione di zuccheri e dolci a base di lieviti. La caffeina, (caffè, thé, cioccolato, cola, ecc.) deve essere bandita, perché produce un inopportuno rilascio di zucchero dove si è diffusa la Candida. Tutti i cibi a base di lievito (chimico e/o di birra), pane compreso, assieme a tutto ciò che ne viene a contatto durante la preparazione o contenga delle muffe andrebbero evitati. Il latte e derivati oltre ai formaggi in quanto questi cibi forniscono sostanze utili per la crescita e la proliferazione abnorme della Candida, cosi come certi farmaci, specie gli antibiotici ed i vaccini potrebbero aggravare o ritardare la soluzione al nostro problema. Infine è anche consigliabile non usare indumenti sintetici, non usare la microfibra per gli slip perché aderisce eccessivamente e alza la temperatura e quindi cambia il pH in zona, ne’ pantaloni aderenti e comunque, in generale, non portare sempre i pantaloni, meglio toglierli e passare alle gonne al primo fastidio.
Questi metodi in genere sono molto efficaci, ma possono necessitare anche di 6 mesi ed alle volte anche più, per riportare a valori normali la presenza della Candida nell’organismo. Un buon rimedio naturale consiste nell’assunzione massiccia di Vitamica C, rintracciabile in numerosi alimenti a nostra disposizione. Un altro metodo naturale per alleviare il prurito causato dalla candidosi vaginale e contemporaneamente rendere meno fertile il terreno per il fungo è l’uso di un detergente intimo al timo.
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