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Perdite con la pillola? Ecco che cosa vuol dire

Perdite con la pillola? Ecco che cosa vuol dire

Se anche tu hai delle perdite di sangue con la pillola, allora leggi l’articolo e scopri le cause, i rischi e le possibili soluzioni.

La pillola è il metodo contraccettivo più utilizzato dalle donne che vogliono prevenire una gravidanza indesiderata, avere controllo sul proprio ciclo e migliorare alcuni problemi della pelle come l’acne.

Se hai appena iniziato ad assumere una pillola anticoncezionale e ti sei accorta di avere delle piccole fuoriuscite di macchie di sangue, non allarmati, è tutto normale.

Le perdite con la pillola vengono chiamate in genere spotting. Rappresentano uno dei più frequenti fastidi che possono insorgere nei primi mesi di assunzione della pillola. Iniziamo col dire che lo spotting succede al 30% delle donne che iniziano a prendere la pillola. Quindi non sei sola.

In più questo non dimostra che la pillola non sta funzionando. Non dimostra che sei incinta. Non devi smettere di assumere la pillola: dai tempo al tuo organismo di abituarsi.

Perché si hanno queste perdite di sangue?

Tutte le pillole anticoncezionali combinate (il 99% delle pillole contengono sia un estrogeno che un progestinico, per questo sono dette combinate) possono, anche a distanza di tempo dalla prima assunzione, provocare perdite ematiche intermestruali . Il sangue che si perde proviene dalle pareti dell’utero, chiamate endometrio. Ogni mese questo tessuto cresce per poi “disintegrarsi” con il ciclo mestruale. Lo sviluppo dell’endometrio dipende dall’interazione di estrogeno e progesterone. Nelle pillole leggere di ultima generazione, il livello di estrogeno potrebbe non essere sufficiente per mantenere l’endometrio integro. D’altro canto il progestinico contenuto nelle pillole contribuisce ad indebolire questo tessuto. Così l’endometrio resta sottile, debole e portato a sanguinare.

É importante sapere che:

Se episodi di perdite con la pillola si verificano saltuariamente, non c’è da preoccuparsi, spesso dipende da un errore nell’assunzione: l’aver dimenticato di prendere una o più pillole del blister o averle prese all’orario mancato, o se si sono assunti farmaci che interferiscono con la pillola stessa, o se si è avuto dissenteria e vomito.  Anche il fumo di tabacco potrebbe essere un fattore di rischio da tenere presente, poiché ha proprietà anti-estrogeniche e potrebbe contribuire a un minor controllo del ciclo.

Lo sapevi che le pillole combinate che contengono solo 20 mg di etilinilestradiolo (estrogeno) causano più perdite di sangue rispetto alle pillole che contengono una maggiore quantità di estrogeno? E che le pillole che contengono progestinici di prima generazione (norestinerone per esempio) causano più problemi di controllo del ciclo, rispetto a quelle che contengono progestinici di seconda generazione (come il levonogestrel) o di terza generazione (come drospirenone)? E che tra i progestinici di terza generazione, il gestodene per esempio, riesce ad offrire un maggior controllo sul flusso mestruale?

Le perdite di sangue se si sta assumendo la pillola non devono essere trascurate se associate a: dolore durante il rapporto sessuale, a sanguinamento dopo il rapporto sessuale, a perdite vaginali non diagnosticate. Questi episodi potrebbero riguardare l’arrivo di patologie infettive come la clamidia, cisti ovariche, polipi endometriali, e malattie più gravi come cancro alla cervice e al collo uterino.

Se le perdite di sangue dovessero protrarsi per più di tre mesi, allora è da prendere seriamente il problema e rivolgersi immediatamente al proprio medico. Sarà fondamentale cambiare il tipo di pillola. Chiedi consiglio al tuo ginecologo su quale pillola scegliere.

Ricordate sempre di consultare il tuo medico di fiducia.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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