Il Diabete è in costante espansione in Europa. Ad oggi pare che nella sola UE siano 34 milioni le persone affette da questa malattia.
Si tratta di una malattia grave? No. Tuttavia può diventarlo. Il Diabete è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della glicemia, ossia della concentrazione di zucchero nel sangue che l’organismo non è in grado di riportare alla normalità. Si verifica una condizione di iperglicemia quando la Glicemia supera i 110 mg/dl a digiuno o 140 mg/dl a due ore da un pasto. Questa condizione può dipendere da un difetto nella funzionalità o nella produzione dell’insulina, l’ormone secreto dal pancreas, impiegato per il metabolismo degli zuccheri e degli altri componenti del cibo da trasformare in energia per organi e muscoli. Elevati livelli di glucosio nel sangue tendono ad innalzarsi favorendo la comparsa del diabete e delle complicanze croniche come danni a reni, retina, nervi periferici e sistema cardiovascolare (cuore e arterie).
Tipi di diabete
Si distinguono tre tipi di diabete: il diabete di tipo 1, il diabete di tipo 2 e il diabete gestazionale.
Diabete di tipo 1 (in sigla DM1 o T1DM)
Il diabete di tipo 1 (o insulinodipendente) è una patologia cronica, autoimmune, nella quale il pancreas non è in grado di produrre l’insulina. Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina, caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue. È una forma di diabete che esordisce prevalentemente nell’infanzia e nell’adolescenza (tra i 2 e i 25 anni per questo un tempo veniva definito diabete infantile), anche se non sono rari i casi di in età adulta prima dei 40 anni. Si manifesta in maniera spesso improvvisa e con sintomi come dimagrimento, aumento della produzione di urina e della sensazione di sete, disidratazione.
Nel diabete di tipo 1 si verifica una reazione immunologica per cui il sistema immunitario distrugge velocemente le cellule che producono insulina. Una persona colpita da diabete di tipo 1 deve quindi assumere dall’esterno l’insulina con più somministrazioni nella giornata in modo da avere a disposizione sempre la giusta quantità per riprodurre la secrezione fisiologica.
Diabete di tipo 2 (in sigla DM2 o T2DM)
Il diabete di tipo 2 (non insulinodipendente) è una malattia cronica dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina, caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue. È la forma più frequente di diabete, in passato erroneamente definita diabete dell’anziano o diabete alimentare poiché solitamente si manifesta dopo i 40 anni soprattutto in persone sovrappeso o obese. L’esordio è privo di sintomi oppure, quando si presentano sono generalmente simili ai sintomi del diabete di tipo 1 ma in forma più lieve e ha un’evoluzione lenta durante la quale la persona con diabete perde progressivamente la capacità di controllare l’equilibrio della sua glicemia. In una prima fase il diabete di tipo 2 necessita di essere controllato con sempre più Insulina per far entrare il glucosio nelle cellule. In una seconda fase il pancreas fatica a controllare la sovrapproduzione e rilascia meno insulina del necessario per questo si può aiutare il processo sia riducendo l’insulino-resistenza sia aiutando il pancreas a produrre le quantità necessarie. In affiancamento ai farmaci è possibile ottenere risultati rilevanti con la perdita di peso e con l’esercizio fisico.
Quadro clinico e Terapie
Il diabete mellito è caratteristicamente una malattia che in tempi lunghi può compromettere la retina, il rene, i nervi periferici e comportare un aggravamento della patologia arteriosclerotica cardiaca dei vasi, degli arti e del sistema nervoso centrale. Tra le cause, molteplici e non del tutto chiarite, concorrono fattori ereditari, genetici, ambientali, immunologici, interferenze ormonali e fenomeni acquisiti. Per quanto riguarda la diagnosi di diabete mellito, a volte evidente a volte molto difficile, generalmente è considerato sufficiente eseguire due misurazioni della glicemia a digiuno, che confermeranno la diagnosi qualora evidenzino valori di glicemia superiori a 140 mg per dl in entrambi i casi. La terapia del diabete mellito, se seguita scrupolosamente, consente di ottenere un perfetto compenso glicidico e quindi di evitare la comparsa delle complicazioni che costituiscono il maggiore problema per il paziente: fondamentale è la terapia dietetica, che a seconda del quadro clinico può essere sufficiente da sola, oppure essere associata a farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina).
La prescrizione dietetica deve essere seguita scrupolosamente, in particolare per quanto riguarda le restrizioni che comprendono zucchero, dolciumi in genere, gelati, bevande gasate artificiali, vini dolci e liquorosi e sciroppi. Importante è, poi, un adeguamento della quantità dei cibi consumati alle reali necessità dell’organismo in modo da evitare il sovrappeso. Per questo è necessario pesare per un certo tempo gli alimenti in modo da stabilire con precisione il volume delle razioni consentite. Per un miglior controllo della stabilità della glicemia, fondamentale è inoltre la suddivisione degli alimenti in tre o quattro pasti evitando pasti eccessivamente ricchi e altri troppo poveri. Le bevande alcoliche sono consentite in modica misura solo sotto il diretto controllo del medico. Gravi deroghe alla prescrizione dietetica possono essere, specie se ripetute, alla base di scompensi della malattia che possono portare al coma diabetico o al coma ipoglicemico.
Rimedi Naturali contro il Diabete
La dieta di chi ha il diabete deve essere rigorosamente a basso indice glicemico, basata su un adeguato apporto di cereali integrali (in chicchi e in fiocchi, escluso il riso, ad eccezione del riso basmati che ha un Indice Gilcemico di 58 contro i 90 del riso bianco). I cibi ricchi di fibre fanno molto bene ai diabetici, abbassando il livello di grassi nel sangue e aiutando a raggiungere il senso di sazietà: largo quindi a frumento integrale, orzo, avena, leguminose, verdura. Per questo motivo potrebbe risultare utile anche assumere degli integratori naturali di fibre. Evitate i grassi saturi come burro, latticini, uova e carni grasse, che intasano le arterie. Si consiglia di ridurre il consumo di proteine, di sale, dolciumi e aumentare l’apporto di aglio, cipolle, porri, scalogno, lattuga, crocifere, tuberi, avocado, semi di fieno greco, semi di loto, cannella, bacche di ginepro, pepe nero, germogli di alfa-alfa, zenzero, coriandolo, lavanda, limone, maggiorana dolce, arancia. Il rosmarino tiene sotto controllo le oscillazioni della glicemia.
Attività fisica
Il movimento è il primo nemico del diabete. Ricordate che è essenziale camminare 30 minuti al giorno, durante la pausa pranzo, o acquistare una cyclette da usare in casa per un’ora al ritorno dal lavoro e, per chi ha la possibilità, recarsi in palestra, in piscina o al parco per svolgere esercizi in modo costante durante la settimana, ponendo così rimedio a una diffusa tendenza media alla sedentarietà, causa principale del diabete del II tipo. Per ottenere maggiori benefici si deve portare l’attività fisica a 60 minuti continuativi, svolti con un’intensità media. All’esercizio aerobico (ad esempio cammino, bicicletta, nuoto) integrate sempre l’esercizio di forza (esercizi con i pesi), unitamente a esercizi per la flessibilità (ginnastica a corpo libero).
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